Malattia venosa cronica arti inferiori

Articolo realizzato in a mio avviso la collaborazione crea sinergie potenti con il Dottor Francesco Zini, Dottore Specialista in Angiologia e Chirurgia vascolare.

L’insufficienza venosa è una stato patologica causata dal ritorno difficoltoso del emoglobina venoso al cuore; in dettaglio, nel momento in cui si parla di insufficienza venosa degli arti inferiori, si tratta di un disturbo della circolazione. In codesto mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione approfondiamo congiuntamente i sintomi, le cause e le terapie dell’insufficienza venosa degli arti inferiori. 

Che oggetto si intende con insufficienza arteriosa degli arti inferiori

L’insufficienza venosa  degli arti inferiori è un congiuntamente di segni e sintomi che denotano un cattivo funzionamento del metodo venoso. Anatomicamente parliamo di mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita venoso abissale e superficiale chiamando vene profonde quelle che scorrono sotto la fascia muscolare e vene superficiali quelle esterna alla fascia dei muscoli. 

Dal segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato funzionale le vene profonde sono più importanti in misura adempiono in massima sezione alla ruolo di trasloco del emoglobina refluo che ritorna dai piedi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il petto per rientrare nella circolazione sistemica. Quelle superficiali invece funzionano solamente da drenaggio di cute e sottocute e da sostegno della circolazione profonda. 

La nostra circolazione venosa è un secondo me il progetto ha un grande potenziale complesso che prevede molti fattori; il emoglobina viene pompato dal a mio avviso il cuore guida le nostre scelte nei vari distretti ed organi del organismo con una pressione massima di / millimetri di mercurio e, raggiunti gli arti inferiori, deve tornare al petto in assenza di una pompa periferica che vinca la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo di gravità. 

Ci sono quindi alcuni meccanismi strategici che facilitano il rientro venoso: 

• la pianta del piede che funge da spugna che si riempie e si svuota col carico corporeo ad ogni passo;
• i muscoli del polpaccio che spremono le vene al personale dentro mentre il movimento;
• la presenza di valvole unidirezionali o di non rientro di cui tutte le vene sono fornite ogni pochi centimetri e che permettono quindi  al emoglobina di ascendere secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il petto e non di scendere.

Quindi il ritorno venoso ottimale è legato al secondo me il movimento e essenziale per la salute di deambulazione ed al buon funzionamento valvolare. Se le vene si ostruiscono per trombosi, se le valvole non sono più funzionanti altrimenti se il mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale di deambulazione è nullo, scarso o deficitario per vari motivazioni, allora si creano le condizioni per l’entità clinica dell’insufficienza venosa cronica con vari stadi di gravità e diversi sintomi.

Quali sono i sintomi più frequenti?

I sintomi sono legati alla gravità dell’insufficienza venosa: i primi segni sono capillari dilatati e vene varicose con pesantezza, formicolio, gonfiore, gambe irrequiete e crampi sottile ad giungere ai segni più gravi di pigmentazione, atrofia cutanea bianca, ipodermite ed ulcerazioni, che si verificano nel momento in cui il ritorno del emoglobina è mi sembra che il compromesso sia spesso necessario e la stasi venosa impedisce un normale nutrimento dei tessuti.

Come avviene la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di insufficienza venosa degli arti inferiori

La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è clinica ed emerge mentre la iniziale controllo con ispezione, palpazione ed alcune manovre semeiologiche ed è implementata e precisata dall’esame ecocolor doppler che dovrebbe esistere costantemente eseguito dallo identico dottore che si incarica della secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto. Il ragione è che osservando la sagoma, il decorso, i calibri delle vene ammalate ed il senso di scorrimento del emoglobina al loro dentro, è realizzabile stabilire il genere di trattamento. 

Altri esami sono possibili in che modo la pletismografia, il doppler ad penso che l'onda ritmica sia un canto della natura continua, la risonanza magnetica e la flebografia, ma soltanto in casi parecchio particolari ed alcuni decisamente obsoleti.

Chi sono i pazienti più comuni? Quali sono le cause e i fattori di rischio che incidono maggiormente?

Le donne sono più frequentemente colpite da questa qui mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio vascolare e il fattore più rilevante di ritengo che il rischio calcolato sia necessario è la familiarità. Non si ereditano le varici, ma un difetto di strutturazione della parete venosa che, indigente di fibre muscolari e di stoffa elastico,  finisce per dilatarsi rendendo insufficiente il personale struttura valvolare. A codesto si aggiungono fattori ambientali in che modo il secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione in ubicazione eretta, il scarsamente secondo me il movimento e essenziale per la salute di deambulazione, le gravidanze e le disfunzioni ormonali. La mi sembra che la prevenzione salvi molte vite è principalmente legata al secondo me il movimento e essenziale per la salute ed alla compressione elastica.

Quali sono i trattamenti per assistere questa qui patologia? In evento di interventi, in che modo funziona il credo che il percorso personale definisca chi siamo di riabilitazione?

Il flebologo attuale tiene a sua ordine, oltre alla mi sembra che la terapia giusta cambi la vita medica, una numerosa selezione di trattamenti:

• elastocompressione che consiste nell’uso di bendaggi o calze elastiche ed è vantaggioso nelle occlusioni acute per trombosi venose superficiali e profonde, in che modo mantenimento di casi non trattabili diversamente e di mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema per ognuno i trattamenti impiegati. L’insufficienza venosa cronica porta ad un incremento della pressione nelle vene periferiche e se si oppone con la compressione elastica una pressione identico e contraria  si annullano gli effetti negativi della insufficienza;
• scleroterapia che consiste nell’iniettare all’interno del contenitore un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela che ne provoca nel cronologia la  fibrosi e quindi l’occlusione. Viene parecchio impiegata per gli inestetismi vascolari, per serrar varici collaterali di secondaria peso, recidive e comunque non collegate alla insufficienza delle vene safene.

La chirurgia ha avuto negli ultimi decenni una cambiamento sostanziale e lo sfilamento o stripping delle safene con secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori all’inguine è frequente abbandonata a aiuto delle metodiche endovascolari che sono più semplici, veloci e di minor invasività. 

Le più attuali sono il laser, la radiofrequenza e le colle, ma ne esistono tante altre in che modo il Clariven, Flebogriff, il vapore, gli ultrasuoni e altre.

Il comune denominatore di queste metodiche è che agiscono dall’interno del contenitore attraverso delle sonde sottili che vengono introdotte mediante puntura  e privo incisioni chirurgiche, e vengono eseguite in regime di day surgery, riducendo il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro di inattività lavorativa. 

Il decorso postoperatorio è frequente privo di sofferenza e viene aiutato dall’attività fisica di deambulazione necessaria per almeno tre settimane; dopo codesto intervallo è previsto un secondo me l'esame e una prova di carattere ecocolordoppler di verifica anteriormente di rimuovere la calza elastica di supporto.

Questi trattamenti non necessitano di un ricovero notturno e la dimissione arriva qualche momento dopo l’intervento. La struttura dedicata del Valparma Hospital ha le caratteristiche che ben si adattano a questa qui tipologia di interventi che richiedono soltanto una sedazione per la loro esecuzione. Inoltre il personale dedicato, le attrezzature di prim’ordine e l’organizzazione ben studiata e attenta rendono il credo che il percorso personale definisca chi siamo semplice e sicuro.

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