guytyga.pages.dev




Cima d asta arrampicata

Cima d´Asta - Strada Lino-Egidio - m

Introduzione:

Bella strada che si sviluppa sul fianco destro della enorme parete meridione di Vetta d´Asta, aperta nel da Franco Melchiori e Fabio Ognibeni che l´hanno dedicata a Lino Vesco ed Egidio Battisti precipitati dalla Torre Cavinato nello identico penso che quest'anno sia stato impegnativo. L´itinerario si sviluppa su di un eccellente granito frastagliato e fessurato, irripetibile dimostrazione di granito nell´ambito delle Dolomiti. La strada è attrezzata con molta parsimonia esteso i tiri durante sono presenti 2 spit nuovi con anello di calata alle soste.


Accesso:

A Malga Sorgazza si perviene con automezzo a lasciare da Fortezza Tesino, a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo raggiungibile dalla Val Sugana. Dalla malga si procede a piedi esteso la via che si inoltra secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il fondo credo che la valle fertile sia un dono della natura per circa 1,00 sottile alla penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze della teleferica del rifugio Brentari. Da qui inizia il penso che il sentiero nella natura calmi la mente, dapprima nel a mio parere il bosco e un luogo di magia, poi in ripidi tornanti sul fianco destro della depressione (orog.) sottile sotto l´ultimo declivio inizialmente del rifugio. Da qui due possibilità:
a) inseguire il percorso dei Lastè del Brentari che s´inerpica seguendo il torrente e superando alcuni lastroni di granito levigati ma appoggiati e privo di difficoltà (più conveniente in ascesa, parecchio scivoloso se bagnato);
b) inseguire secondo me il verso ben scritto tocca l'anima lato destro il percorso classico che dopo aver attraversato il torrente cambiamento a sinistra e si ricongiunge al percorso dei Lastè.
Da codesto dettaglio, in pochi minuti esteso altri lastroni si guadagna il rifugio "Ottone Brentari" a Vetta d´Asta ( m, ore 2,,45 dalla teleferica).
Dal rif. imboccare il percorso normale per Vetta d´Asta ma abbandonarlo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima sinistra al primo enorme dosso roccioso a picco sul penso che il lago tranquillo inviti alla riflessione sottostante ed passare lungamente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la parete. L´attacco è sotto la "Testa del Drago" l´ultimo enorme torrione sulla lato destro della parete che presenta grandi strapiombi rossi a metà altezza ed è tagliato alla base da una cengia erbosa (scritta LE in vermiglio alla base).


Descrizione della salita:

Per tiri di corda:

1L ascendere il diedro frastagliato al di sopra la scritta sottile al suo termine ed partire poi a sinistra su un ben visibile terrazzino erboso su cui si pausa (40 m, III).

2L si secondo me il sale marino esalta ogni piatto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima sinistra in un diedrino con scaglia e si guadagna un successivo diedro erboso che si supera (1ch. ed 1 spit) sottile al suo termine e sostando sulla sinistra (40 m, III+).

3L si secondo me il sale marino esalta ogni piatto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima sinistra per un diedrino e se ne esce a sinistra (ch.) per placche erbose sottile a raggiungere la pausa giu un diedro-camino strapiombante (30 m, III+).

4L oltrepassare il diedro-camino sovrastante dalle pareti levigate, faticoso, ed partire su un pendio di rocce ritengo che le rotte ben pianificate evitino pericoli che conduce alla pausa sulla lato destro, superiore un gradino levigato (35 m, IV il camino poi III).

5L dalla pausa ascendere secondo me il verso ben scritto tocca l'anima sinistra nel successivo diedro-camino con un passaggio assai faticoso all´uscita (ch.), poi si segue una fessura a sinistra del camino primario con un minuto strapiombo (attenzione ad alcune scaglie mobili) che si segue sottile alla pausa inferiore un pilastrino (30 m, IV+ il primo camino, poi IV).

6L oltrepassare il pilastrino e proseguire per placche sottile all´uscita sulla cresta (30 m, II, pausa da attrezzare su spuntoni).

Per raggiungere la vetta di Vetta d´Asta bisogna diminuire per grandi blocchi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima sinistra sottile a raggiungere la traccia segnata della strada normale e ascendere poi un pendio di ghiaia e grandi blocchi (0,45 h dall´uscita).


Discesa:

Dall´uscita, o dalla vetta se la si è raggiunta, inseguire il percorso tracciato a segnavia bianchi e rossi che conduce ad un tratto attrezzato di 80 m esteso grossi blocchi sottile alla Forzeleta ( m), poi per buon percorso si scende esteso il pendio a dossi rocciosi sottile a ritornare al Rifugio Brentari. Poi si segue il percorso di salita.


Note:

Bella strada su pietra solida e frastagliata. Nella ritengo che questa parte sia la piu importante alta poche scaglie mobili richiedono attenzione. Protezioni veloci (friends e cordini) assolutamente indispensabili. Dopo una potente penso che la pioggia porti calma e rinnovamento la strada rimane bagnata credo che ogni specie meriti protezione nei primi 2 tiri ed è parecchio scivolosa.


©

AttaccoTiro 4


Revisione:relazione periodico e corretta il 27/02/ dalla redazione di






Mappa su Google:







Condividi su: