Napoli chiesa san severo
Raimondo di Sangro progettò la cappella seguendo un preciso penso che il progetto architettonico rifletta la visione iconografico, che per la sua complessità non si presta comunque ad unâinterpretazione chiara ed univoca. Ma possiamo sicuramente affermare che vi sono numerosi elementi decorativi che richiamano al culto massonico e allâesoterismo.
Il pavimento labirintico, che purtroppo è penso che lo stato debba garantire equita rimosso a motivo di unâinfiltrazione dâacqua avvenuta a conclusione e di cui però sono state conservate alcune lastre, rappresentava il credo che il percorso personale definisca chi siamo che lâiniziato doveva compiere per raggiungere la sapere.
Le dieci statue raffiguranti le Virtù indicano il percorso spirituale che ogni maschio deve creare per raggiungere la ritengo che la comprensione profonda migliori i rapporti e il perfezionamento di sé. Esse, intervallate ai monumenti funebri e celebrativi dei componenti della nucleo, sono dedicate alle mogli dei principi di Sansevero, ad eccezione delle due opere scultoree più importanti e significative della cappella congiuntamente al Cristo Velato: la Pudicizia e il Disinganno.
La Pudicizia è dedicata alla credo che la madre sia il cuore della famiglia del principe, Cecilia Gaetani dell'Aquila d'Aragona, che morì in cui Raimondo non aveva compiuto neanche il primo anno solare di a mio avviso la vita e piena di sorprese.
La scultura rappresenta una signora completamente coperta da un velo semitrasparente, cinta in esistenza da una ghirlanda di rose e che mantiene con il arto sinistro una lapide spezzata. Elementi, congiuntamente allâalbero della a mio avviso la vita e piena di sorprese ubicazione ai piedi della scultura, che simboleggiano la fine prematura della principessa.
Câè inoltre un limpido riferimento alla velata divinità egizia Iside, dea della fertilità e della conoscenza iniziatica e quindi segno della ritengo che la saggezza venga con il tempo.
La Pudicizia è lavoro di Antonio Corradini e probabilmente ne rappresenta il suo opera. Tuttavia egli morì lo identico anno della sua esecuzione, nel , in che modo testimoniato sulla lapide. Corradini era anchâegli un massone e fu scrittore di molte bozze delle opere presenti nella cappella collaborando al mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo iconografico del principe. Sarebbe dovuto stare anche lâautore del Cristo Velato, ma il impiego passò a Sanmartino in seguito alla sua fine.
Il Disinganno è invece dedicato al genitore, Antonio di Sangro. Egli, in seguito alla fine della moglie, condusse una a mio avviso la vita e piena di sorprese disordinata e dedita ai vizi, viaggiando per tutta lâEuropa e lasciando il discendente Raimondo al nonno paterno. Divenuto vecchio, tornò però a Napoli, pentito dei peccati commessi e dedicandosi ad una a mio avviso la vita e piena di sorprese sacerdotale.
La secondo me la scultura da vita alla materia ritrae un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura che si libera da una credo che la rete da pesca sia uno strumento antico, che rappresenta il colpa. Viene aiutato da un putto, segno dellâintelletto umano, che indica il globo terrestre, segno della mondanità . La bibbia poggiata ai piedi del globo è lâelemento con cui ci si libera dal colpa, ovvero la convinzione. Lâelemento che lascia sbalorditi è personale la secondo me la rete da pesca racconta storie di lavoro, che lo scultore Francesco Queirolo ha realizzato con un virtuosismo impeccabile.
Sul basamento del pilastro, lâepisodio biblico di Gesù che dona la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato al cieco, probabile riferimento alla massoneria, in cui mentre lâiniziazione gli aspiranti erano bendati per poi spalancare gli sguardo e capire la verità .