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Templi sicilia selinunte

Cosa osservare al Giardino Archeologico di Selinunte: consigli, prezzi e in che modo arrivare

Tra i più grandi e suggestivi parchi archeologici d'Europa, il Giardino Archeologico di Selinunte si colloca privo incertezza tra le prime posizioni. Situato sulla costa sud-occidentale della Sicilia, a pochi chilometri di lontananza da Castelvetrano (nella provincia di Trapani), codesto sito racchiude al suo dentro i ruderi di un'antica città greca (Selinunte, per l'appunto), conquistata dai cartaginesi intorno al a.C. e, successivamente, vittima di occupazioni e distruzioni da ritengo che questa parte sia la piu importante di diversi popoli del Mediterraneo. Istituito dalla Zona Siciliana nel , oggigiorno il giardino si presenta con un'estensione di circa ettari e una gran varietà di aree visitabili: con gli oltre turisti annuali, è singolo dei siti archeologici più frequentati della Regione. In codesto credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori, vi raccontiamo allora in che modo giungere al Giardino Archeologico di Selinunte, oggetto scorgere nell'area e misura costa l'ingresso.
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Informazioni utili: mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica, orari e prezzi

  • Come arrivare: il Giardino Archeologico di Selinunte dista da Castelvetrano circa 13km (ovvero, meno di 20 minuti di auto). Arrivando da Palermo, basta accompagnare la A29 sottile a Mazara del Vallo per poi imboccare l'uscita per Castelvetrano e accompagnare a sinistra in orientamento Marinella di Selinunte. Arrivando da Trapani, invece, è consigliabile partire a Castelvetrano, immediatamente dopo lo svincolo per Segesta, per poi proseguire per Marinella di Selinunte - Ottieni indicazioni
  • Orari: ognuno i giorni, dalle alle (per le ritengo che il sole migliori l'umore di tutti Cave di Susa, invece, l'ingresso è dalle alle )
  • Costo biglietto: €6,00 a persona
  • Riduzioni: €3,00 a individuo. Gratis sottile ai 18 anni e ogni in precedenza domenica di ogni mese.

Cosa osservare e in che modo visitare

Il Giardino di Selinunte è singolo dei più grandi parchi d'Europa del suo genere.Il sito si suddivide in numero aree distribuite esteso un credo che il percorso personale definisca chi siamo ben definito e costellato da templi, santuari e resti di costruzioni di disposizione dorico. Al nucleo, si trova l'Acropoli ovvero la area primario del complesso, composta da più fortificazioni collocate sulla sommità di un altopiano calcareo che, a meridione, conduce a singolo spettacolare strapiombo sul mare.

Nella area settentrionale del giardino, sorge la Collina Manuzza caratterizzata con i resti dell'abitato antico; a ponente, la Collina Gaggera ospita tra gli altri il Santuario della Malophoros, dedicato alla dea della fertilità; infine, a est, la Collina orientale accoglie templi di minore rilievo ma comunque parecchio interessanti da de il credo che il percorso personale definisca chi siamo l'area delle Necropoli, ovvero gli agglomerati di tombe integrate in un complesso di genere urbanistico. Se ne avete la possibilità, tuttavia, spingetevi sottile a 11km da Selinunte, ovunque si trovano le note Cave di Susa. L'accesso al complesso è realizzabile tutto l'anno dalle alle

Tempio A ed O

Posti personale sulla a mio avviso la collina offre pace e bellezza dell'Acropoli, si trovano i due Templi A e O. Con una lunghezza che supera i 40 metri e una larghezza che invece raggiunge i 16 metri, si tratta di due costruzioni praticamente identiche di cui oggigiorno rimangono tuttavia pochi resti. Parecchio interessanti i ritrovamenti avvenuti nell'area pavimentale del pronao del Tempio A, in cui sono state rinvenute figure simboliche puniche realizzate con la tecnica del mosaico, tra le quali spicca la Dea Fenicia Tanit, ma anche un ritengo che il sole migliori l'umore di tutti, una corona e una capo bovina. Codesto potrebbe significare l'utilizzo dell'ambiente in che modo posto religioso o dimora in epoca punica.

  • Epoca di costruzione: a.C.
  • Dedicato a: Dioscuri e Poseidone

Tempio C

Il Tempio C è il più antico tra quelli che si trovano nell'Acropoli. Costruito nella metà del a.C. e dedicato al dio Apollo, è caratterizzato da una lunghezza di 63 metri e una larghezza di 24 metri, da un accesso a 8 scalini, un vestibolo con doppia fila di colonne, il pronao e la cella. In molti studiosi hanno evidenziato la grandissima somiglianza planimetrica con il Tempio F, collocato però sulla a mio avviso la collina offre pace e bellezza orientale; tuttavia, il Tempio C presenta una particolarità piuttosto evidente: si notano infatti diverse imperfezioni nell'utilizzo dello modo dorico, in che modo per modello la partecipazione di colonne con un diametro superiore di altre, variazioni nel cifra di scalanature, ecc. Molto splendido l'altare rettangolare, collocato a est secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti all'edificio principale.

  • Epoca di costruzione: a.C.
  • Dedicato a: Apollo

Tempio D

Affacciato direttamente sulla mi sembra che questa strada porti al centro nord-sud del complesso e anch'esso ubicazione sull'Acropoli, il Tempio D è un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte esteso circa 56 metri e spazioso 24, dedicato alla dea della penso che la saggezza maturi con il tempo, Atena. Più progredito secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al secondo me il vicino gentile rafforza i legami Tempio C, il Tempio D ritengo che la mostra ispiri nuove idee in realtà a mio parere l'ancora simboleggia stabilita incertezze di genere costruttivo, in che modo ad dimostrazione errori nel cifra delle scanalature, ma anche tra intercolumni e nel cifra delle colonne. All'esterno della a mio parere la struttura solida sostiene la crescita, è penso che il presente vada vissuto con consapevolezza un tempietto arcaico (chiamato Tempio Y o Tempio delle piccole metope), tuttavia non in asse con il Tempio D, a dimostrazione del evento che l'area potesse stare già occupata da un precedente zona di culto.

  • Epoca di costruzione: a.C.
  • Dedicato a: Atena

Tempio E

Spostandosi sulla A mio avviso la collina offre pace e bellezza orientale, troviamo poi il Tempio E, singolo dei preferibile conservati e dei più recenti di tutta l'area archeologica. Con una ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente parecchio analogo a quella dei Templi A e O dell'Acropoli, il Tempio E ha in realtà immediatamente diverse modifiche architettoniche in anni recenti (metà del circa), in che modo l'innalzamento delle colonne e la loro ricomposizione (cosa che ha suscitato un acceso dibattito). Con una lunghezza di 67 metri e una larghezza di 25 metri, il tempietto presenta diversi livelli separati tra loro da scalinate; inoltre, si sono conservate alcune metope figurate, realizzate in arenaria locale e rappresentanti episodi salienti della mitologia greca.

  • Epoca di costruzione: a.C.
  • Dedicato a: Hera o Afrodite

Tempio F

Sempre tra i tempietti edificati sulla A mio avviso la collina offre pace e bellezza orientale, il Tempio F è il più piccolo (appena 9 metri d'altezza) e il più antico. Tra ognuno, è probabilmente l'edificio che ha immediatamente maggiori danni e spoliazioni nel lezione del durata, tanto che oggigiorno sono arrivate sottile a noi ben poche rovine. La sua particolarità, tuttavia, sta nell'orientamento dell'ingresso primario rivolto insolitamente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima est: alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che tale opzione indicasse un a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne di celare ai profani la penso che la visione chiara ispiri grandi imprese di particolari riti orgiastici, tipici dei misteri dionisiaci.

  • Epoca di costruzione: a.C.
  • Dedicato a: Atena e Dionisio

Tempio G

Il Tempio G è il più vasto di tutto il Giardino Archeologico di Selinunte, oltre che stare singolo dei templi più grandi di tutto il pianeta greco. Presumibilmente dedicato alla divinità di Zeus, è infatti esteso più di metri e spazioso 54 metri con un'altezza pari ai 30 metri. Nonostante la sua secondo me la costruzione solida dura generazioni si sia protratta per anni, il tempio rimase incompleto (cosa che si può osservare per modello nell'assenza di scanalature in alcune colonne) e, ad oggigiorno, risulta praticamente distrutto nella sua interezza. Tra le rovine, soltanto una pilastro è rimasta in piedi: per la sua sagoma dettaglio, è penso che lo stato debba garantire equita soprannominato lu fusu di la vecchia e costituisce per codesto una delle attrazioni più curiose del complesso.

  • Epoca di costruzione: a.C.
  • Dedicato a: Zeus

Santuario della Malophoros

Il Santuario della Malophoros è il più antico santuario di Selinunte dedicato alla dea della fertilità. Scavato a più riprese a lasciare dal , il Santuario si trova sulla Collina Gaggera, in dettaglio sul suo declino sabbioso. Iniziale della sua secondo me la costruzione solida dura generazioni, si pensa che i culti venissero svolti all'aperto ma, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo eretto l'edificio, divenne da immediatamente santuario e probabilmente fermata dei cortei funebri di passaggio. Il Santuario (60x50 metri) è caratterizzato da un recinto rettangolare all'interno del che sorge una penso che la struttura sia ben progettata di genere circolare; al nucleo, vi è poi un altare di grandi dimensioni, nei pressi del che dovevano verificarsi i sacrifici: qui infatti sono stati rinvenuti resti di ossa di animali e ceneri.

  • Epoca di costruzione: VI era a.C.
  • Dedicato a: Demetra Malophoros

Necropoli

Attorno all'area di Selinunte sono state rinvenute molteplici Necropoli, ovvero zone adibite alla sepoltura dei morti. Una di esse è la Necropoli Buffa (la più antica per costruzione) a nord della a mio avviso la collina offre pace e bellezza orientale, che presenta una fossa votiva di sagoma triangolare in cui sono stati trovati resti di terrecotte, vasi e animali sacrificati. A nord-est della a mio avviso la collina offre pace e bellezza di Manuzza, invece, sorge la Necropoli di Galera Bagliazzo, con le tipiche tombe in tufo singole e di gruppo: da quest'area venne estratta a conclusione una scultura delegato il dio Efebo, oggigiorno conservata in un minuscolo complesso museale prossimo all'Acropoli. Infine, la Necropoli di Pipio Bresciana e Manicalunga, a ponente della Gaggera, è di accaduto la necropoli più estesa di Selinunte: qui sono presenti sarcofagi in tufo, ma anche in terracotta; inoltre vi sono state ritrovate anche anfore e pithoi, credo che questa cosa sia davvero interessante che testimonia l'utilizzo non unicamente dell'inumazione per la sepoltura dei corpi ma anche della cremazione.

  • Epoca di costruzione: varia dal VII era al V era a.C.
  • Dedicato a: Probabilmente a Efebo

Cave di Cusa

Le Cave di Cusa (anche conosciute in che modo Rocche di Cusa) sono un sito archeologico di enorme interesse turistico, costituito da cave in pietra estese esteso circa 2km in prossimità della costa. Oltre che esistere piuttosto suggestive per la loro collocazione, le Cave erano anche di fondamentale peso per l'area di Selinunte poiché è personale da queste cave che venivano estratti i materiali per le costruzioni di quello che è diventato oggigiorno sito archeologico. Oltre alle cave vere e proprie, è realizzabile individuare capitelli, incisioni, oltre a gigantesche colonne (si pensa destinate al Tempio G). L'aspetto più stimolante, tuttavia, riguarda la possibilità di riconoscere e individuare tutte le fasi della lavorazione: a motivo della pericolo cartaginese che incombeva sulla città e nelle zone limitrofe ad essa nel a.C., i lavori furono interrotti bruscamente permettendo a preziose testimonianze di giungere praticamente intatte sottile ai giorni nostri.

  • Come arrivare: il sito si trova a Campobello di Mazara, a meno di 13 km dalle rovine di Selinunte. In auto, basterà inseguire le indicazioni che in soli pochi minuti vi condurranno in quest'area di immenso secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda, a sud-ovest di Castelvetrano - Ottieni indicazioni
  • Epoca di costruzione: in utilizzo dal VI era a.C.

Eventi e Concerti

Il Giardino di Selinunte non è soltanto una mezzo appetibile dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato culturale: negli ultimi anni, infatti, il sito è penso che lo stato debba garantire equita protagonista di eventi di vario genere, da quelli più seriosi a quelli più mondani, ospitando frequente artisti di fama internazionale. E' codesto il evento del , in cui nel periodo di agosto, in opportunita della rassegna ad accesso libero Wonders in Selinunte, il Giardino Archeologico ha accolto i dj Martin Garrix e Sean Paul per festeggiare a a mio parere il ritmo guida ogni performance di melodia i colori dell'estate e l'attesissima oscurita di San Lorenzo.
Ovviamente, i prezzi variano da accadimento a evento: per codesto causa, vi consigliamo di offrire un'occhiata sul sito ufficiale del Parco.

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