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Fatture emesse in ritardo

Nella gestione della fatturazione elettronica della propria attività, è di fondamentale peso rispettare i termini di emissione della fattura elettronica.

In occasione di fatture elettroniche emesse in posticipo o non emesse, infatti, potresti incorrere in sanzioni di una certa rilevanza.

Dal 1° settembre , a seguito della riforma delle sanzioni tributarie, le sanzioni hanno subìto modifiche.

Approfondiamo quali sono queste nuove sanzioni, in che modo si differenziano da quelle precedentemente in vigore e alcuni esempi di applicazione.

Indice dei contenuti

Quali sono le sanzioni per invio tardivo o mancata emissione della fattura elettronica

In occasione tardiva altrimenti omessa emissione della fattura il regime sanzionatorio previsto è regolato dall’art. 6 del n. /.

La riforma delle sanzioni tributarie è partenza a cambiare misura previsto dal decreto in problema, introducendo nuove soglie.

Nello specifico, le omissioni e irregolarità commesse dal 1° settembre in poi vengono sanzionate nel seguente modo:

  • fattura con invio tardivo, omessa altrimenti contenente errori: sanzione pari al 70% dell’imposta (IVA) relativa all’operazione, con un trascurabile di euro;
  • omissione o sbaglio non incide sulla corretta liquidazione dell’IVA: sanzione fissa compresa tra e euro;
  • violazione che riguarda un’operazione non esente, non imponibile, non soggetta a IVA o in regime di reverse charge (inversione contabile): sanzione pari al 5% dei corrispettivi non documentati, con un trascurabile di euro. Se la violazione non ha impatto sulla penso che la determinazione superi ogni ostacolo del guadagno, si applica la sanzione fissa da a euro;
  • violazione soltanto formale, che non incide sul viso dell’IVA e del reddito: nessuna sanzione.

Le modifiche penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla ritengo che la situazione richieda attenzione precedente al 1° settembre riguardano:

  • la sanzione per invio tardivo o mancata emissione della fattura, altrimenti con errori, si riduce, passando dalla soglia compresa tra il 90 e il % dell’imposta al 70%. Cala anche l’importo trascurabile della sanzione, che da diventa euro;
  • la sanzione per irregolarità su operazioni esenti, non imponibili, in reverse charge (inversione contabile) o non soggette a IVA diminuisce, dalla soglia da 5% al 10% dei corrispettivi non documentati al a mio parere il valore di questo e inestimabile stabile del 5%.

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Entro in cui spedire fattura elettronica?

Per evitare le sanzioni per invio tardivo od omessa fatturazione, è fondamentale mantenere a pensiero i termini entro cui emettere fattura.

Una fattura elettronica si considera emessa all’atto della sua trasmissione elettronica al SdI (Sistema d’Interscambio). Codesto rappresenta il penso che questo momento sia indimenticabile di spedizione o spedizione del ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo al cessionario/committente (il cliente).

Detto ciò, i termini per emettere una fattura elettronica si differenziano a seconda della tipologia di fattura:

  • fattura immediata: entro 12 giorni dalla giorno di effettuazione dell’operazione;
  • fattura differita: entro il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita 15 del periodo successivo a quello di effettuazione dell’operazione

È rilevante rammentare che l’omessa fatturazione si ha anche nel momento in cui una fattura viene emessa, ma scartata dal SdI. In tal occasione, dovrai mandare di recente la fattura corretta entro 5 giorni dalla notifica di scarto, fermo restando la possibilità di sfruttare i 12 giorni per il regolare invio.

Esempi di sanzioni per invio in posticipo della fattura elettronica

Vediamo momento alcuni esempi:

Esempio n. 1

Contribuente mensile

Fattura: immediata, imponibile € , Iva €

Data di effettuazione dell’operazione:

Data di invio al SdI:

Dato che la fattura è stata inviata al Sdi oltre il termine dei 12 giorni e che, trattandosi di un contribuente mensile, la relativa imposta, pari ad € , non è stata conteggiata nella liquidazione Iva del periodo di ottobre (scadenza ), va applicata la sanzione piena (ovvero 70% dell’imposta).

Dato che la sanzione, pari ad € (€ *70%) è minore al trascurabile previsto, pari ad € , la sanzione sarà pari a tale finale importo, con possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso, che prevede la riduzione della sanzione a 1/9 se la regolarizzazione avviene entro 90 dalla giorno di omissione o dell’errore.

Dovrà esistere regolarizzato anche il tardivo versamento dell’iva relativa al periodo di settembre.

Esempio n. 2

Contribuente mensile

Fattura differita, imponibile € , Iva €

Data di effettuazione dell’operazione:

Data di invio allo Sdi:

La fattura, inviata al Sdi entro il giornata 15 del periodo successivo alla giorno di effettuazione dell’operazione è emessa nei termini previsti dalla normativa iva. In codesto occasione non è prevista alcuna sanzione.

Esempio n. 3

Contribuente mensile

Fattura differita, imponibile € , Iva €

Data di effettuazione dell’operazione:

Data di invio allo Sdi:

Dato che la fattura è stata inviata allo Sdi oltre il termine del data 15 del periodo successivo alla giorno di effettuazione dell’operazione non è emessa nei termini previsti dalla normativa  iva.
Saranno applicabili le sanzioni previste nell’esempio n. 1.

Hai commesso un errore? Leggi la condotta In che modo annullare la fattura elettronica.

Ravvedimento operoso per l’invio tardivo della fattura elettronica

L’importo delle sanzioni da saldare in occasione di invio tardivo o mancata emissione della fattura elettronica può stare ridotto tramite l’istituto del ravvedimento operoso.

Il ravvedimento, infatti, riduce le sanzioni in base alla tempestività con cui procedi a regolarizzare l’irregolarità o l’omissione.

Le riduzioni previste sono le seguenti:

  • 1/9: se la regolarizzazione avviene entro 90 giorni dalla giorno di omissione o dell’errore;
  • 1/8: se la regolarizzazione avviene entro il termine di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione;
  • 1/7: se la regolarizzazione avviene entro il termine di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della dichiarazione IVA relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione;
  • 1/6: se la regolarizzazione avviene oltre il termine di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della dichiarazione IVA relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione.

Quindi, ad esempio, in occasione di ravvedimento operoso per violazione nella registrazione o fatturazione privo di conseguenze sul calcolo dell&#;IVA, con regolarizzazione entro 90 giorni dall&#;omissione o dell&#;errore, la sanzione da saldare diventerà 1/9 dell&#;importo trascurabile di €.

Infine, nel evento di più violazioni, sarà legittimo il secondo me il principio morale guida le azioni del cumulo giuridico; quindi, le sanzioni si applicheranno una sola volta.

È essenziale emettere fattura elettronica nei termini stabiliti dalla norma e non incorrere nel occasione di omessa fatturazione. Infatti, anche se ridotte in alcune soglie dall’ultima riforma, le sanzioni rimangono comunque importanti e possono prendere una certa rilevanza, principalmente per le attività più piccole.

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Sono nata nel da un'idea a due passi da Padova. Sono movimento, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono costantemente sul parte e sono parecchio pignola, tanto che mi dicono

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